Nell’ultimo periodo si stanno sempre di più diffondendo oltre agli hard disk SSD anche gli Hard disk SSD NVMe vediamo insieme cosa sono e se sono più veloci o meno dei tradizionali SSD
Cos’è un hard disk NVMe
Ormai lontano dall’essere una tecnologia di archiviazione premium che solo pochi conoscono e/o possono permettersi, l’NVMe si configura come un elemento da ricercare attivamente quando si sta acquistando un nuovo computer e si vuole compiere un investimento davvero oculato.
La sigla NVMe è l’abbreviazione delle paroe Non-Volatile Memory Express
NVMe è uno standard di comunicazione progettato in maniera specifica per gli SSD a cura di un consorzio di aziende leader nel settore informatico. L’obiettivo appare chiaro: sfruttare a pieno le potenzialità dei nuovi SSD, che soffrono la lentezza dei protocolli più diffusi al momento, i SATA.
Esso sfrutta il il bus PCIe, da cui l’indicazione Express nel nome, che permette alle unità di agire come la memoria veloce, piuttosto che come degli obsoleti hard disk.
Il grosso salto in termini di velocità è stato fatto tra ssd vs hard disk, intesi come hard disk SATA che sono sicuramente ad oggi ancora molto più capienti ma in termini di velocità sono molto indietro. Se invece facciamo un confronto tra ssd vs m2 allora le cose sono molto diverse non ci sono più queste differenze enormi in termini di velocità ma chiaramente gli hdd m2 sono più performanti degli ssd
La vera novità collegata all’introduzione di questo prodotto è infatti legata alla sua velocità: lo standard NVMe è davvero veloce e promette di rivoluzionare completamente il mercato, una volta risolti i problemi di compatibilità con i bus preesistenti.
Un aspetto positivo per quanti vogliono approfittare da subito della potenza di questo prodotto si ritrova nella possibilità di fare un upgrade a NVMe qualora il proprio computer sia piuttosto recente. Le ragioni sono moltissime, come vedremo all’interno di questo approfondimento.
Come funziona lo standard NVMe
Visto il potenziale in termini di prestazioni che gli SSD basati sullo standard NAND hanno evidenziato non appena apparsi sul mercato per la prima volta, è stato palese per molti anni che si sarebbe resa necessaria l’implementazione di un nuovo protocollo e di un bus correlato.
Ad ogni modo, dato che i primi modelli di SSD erano considerati relativamente lenti, per molto tempo è apparso economico sfruttare l’infrastruttura di archiviazione SATA già presente sulla gran parte dei prodotti.
Sebbene il bus associato al protocollo SATA abbia conosciuto un’evoluzione fino a 16 Gbps a partire dalla versione 3.3, la maggior parte delle implementazioni che si trovano in commercio si attestano sui 6 Gbps. Anche la versione più recente del SATA risulta infinitamente più lenta dei picchi che si è in grado di raggiungere attraverso l’odierna tecnologia SSD.
Per sostituire i bus SATA, gradualmente un numero sempre più consistente di aziende del settore decise di adottare una tecnologia che comportava l’utilizzo di un bus a larghezza di banda molto più importante. Ecco dunque spiegata l’origine del PCI Express o PCIe, un indicatore di trasporto dati sottostante per la grafica e altre schede aggiuntive.
Dalla terza generazione, esso offre molteplici corsie, fino a un massimo di 16 nella maggior parte dei PC.
È su questo bus che NVMe si appoggia per garantire le proprie prestazioni anche se PCIe è più vecchio di NVMe. Tuttavia, rispetto agli standard precedenti, NVMe risulta particolarmente efficace perché i dati vengono scritti sugli SSD all’istante e immediatamente immessi in diversi su chip e svariati blocchi d’archiviazione.
Questo rappresenta una notevole differenza rispetto agli hard disk, che invece scrivono i propri dati in cerchi concentrici. NVMe è in continua evoluzione e lo si può notare dalla continua aggiunta di funzionalità, tra le quali spicca l’utilizzo di parte della memoria di sistema come strumento di cache.
I consumi degli Hard disk SSD
Gli hard disk SSD SATA già consumano meno dei normali hard disk e questo è stato davvero un grandissimo passo avanti soprattutto per i portatili che hanno una batteria e gli SSD hanno aumentato non solo la velocità di trasferimento ma anche la durata della batteria
Gli SSD SATA hanno un consumo medio di 5W gli SSD M.2 NVMe possono arrivare a consumi di picco di circa 7W ma in modalità riposo scendono intorno a 3W per cui diciamo che tra il picco di consumo e la modalità di riposo non si notano molte differenze tra i consumi degli SSD SATA e gli SSD M.2
I notebook di nuova generazione hanno chiaramente una buona autonomia rispetto a notebook con dischi non SSD e non solo autonomia, ma sono anche più veloci nell’accensione e nel trasferimento dati
Hard disk SSD NVMe Vs SSD SATA
Come anticipato nel paragrafo introduttivo, le principali differenze sono senza dubbio in termini di velocità.
Non per sminuire gli sforzi dei produttori di CPU e GPU nell’ultimo decennio, ma il motivo per cui gli ultimi PC di fascia alta sembrano molto più veloci è a causa del balzo quantico delle prestazioni di archiviazione fornite da SSD, i quali utilizzavano dapprima SATA e ora sempre più lo standard NVMe.
Gli aspetti legati all’archiviazione hanno rappresentato l’ultimo collo di bottiglia per quanto concerne le prestazioni reali e percepite, tuttavia oggi proprio l’archiviazione è il punto di forza.
L’SSD NVMe all’interno degli ultimi modelli di computer di fascia alta si dimostra in grado di leggere e scrivere i dati a una velocità di quattro volte superiore rispetto agli SSD SATA che accomunavano le generazioni precedenti. Inoltre, quando si impiega la funzione di ricerca, lo standard SSD NVMe può localizzare i dati moltiplicando la velocità di dieci volte rispetto ai dischi rigidi.
La capacità di trasferire dati di questo standard risulta davvero molto superiore qualora confrontata con i drive meccanici e i bus che impiegano i SATA.
Quest’ultimi vantano uno spazio che risulta sufficiente e anche abbondante se si considera la velocità degli hard disk, tuttavia, non sono assolutamente in grado di tenere il passo della crescente rapidità degli SSD.
Ecco perché puntare sull’acquisto di un computer all0interno del quale è presente questa tecnologia rappresenta un investimento davvero molto valido, soprattutto per quei professionisti che vogliono ottenere performance sempre più elevate e per gli appassionati di gaming.
In conclusione, l’SSD NVMe garantisce delle prestazioni che possono fare la differenza in molti settori.